La carica dei 101

Ci sono cose nella vita che difficilmente sono comprensibili e se pure lo fossero – provo a fingermi Gorgia, perdonatemi – sarebbero comunque difficili da spiegare altri altri.
Paradossi esistenziali nel cui senso, significato, disorientarsi e vagare interrogandosi sul perché.
101 persone che votano per te, rappresentano questo paradosso!

Di ritorno dall’assemblea diocesana, nel mio consueto – e non iroso – alzare gli occhi al cielo, riflettevo su quali strane strade il buon Dio sceglie di farci camminare, ben consapevole delle nostre necessità, ma mai stanco nel chiederci molto.
Già. Questo è un periodo in cui vorrei ricevere, piuttosto che dare. Nel senso: do e continuo a dare molto, ma sento che il mio personalissimo vaso di creta, lontano dal rompersi, sta però svuotandosi e necessita di essere riempito. La mancanza (o l’inconsistenza) di relazioni affettive, il poco ritorno in termini di vicinanza rispetto al tempo associativo speso, le difficoltà e l’intensità lavorativa, il senso di costrizione e di dipendenza a casa, la complessa impossibilità dell’autonomia finanziaria, il continuo far visita a dottori, svuota con costante e minacciosa frequenza il vaso della mia vita e mi interroga sulle mancanze, più che sulle risorse che altrimenti potrei amministrare.

Eppure il paradosso continuo in cui Dio chiede di agire, vuole che io continui ad aver cura e a spendere tempo per la famiglia più grande e più impegnativa dell’AC, dai “miei” giovanissimi, all’equipe, alla diocesi. Vuole che abbia cura della mia classe, così come della scuola; della famiglia e della casa condivisa con i miei.

Umanamente sono diviso tra l’esigenza – normale – di ricevere affetto, una carezza, un’interesse, di sapere che c’è chi mi aspetta, e la realtà che mi porta ad essere fuori-di-me, a negare – per certi versi – me stesso a favore degli altri.

101 voti e un grande desiderio nel cuore. Dio mio, che questa bilancia mi sia favorevole!

Marco Caporicci

"Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per azioni grande peccatore, per vocazione insegnante della specie più misera, precario di scuola in scuola"

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3 risposte

  1. lavinia ha detto:

    Sto per dire una banalità e spero che dall’alto del tuo intelletto – le cui effusioni esprimi in maniera tanto rara – mi perdonerai. Ma possibile che un ragazzo di simile profondità non trovi davvero attorno a sè qualcuno disposto a dargli “affetto, una carezza, un interesse”? Suvvia, non ci credo. La bilancia pende già dalla tua parte perchè quei 101 voti sono come minimo un attestato di stima e un mandato di fiducia. Vuoi che tra quelle 101 uno mani non ce ne sia una pronta a dispensarti amicizia, vicinanza, empatia…..non ultimo amore? Spalanca gli occhi – che pure tieni tanto bene aperti sulla realtà civile e sociale che ci circonda, i tuoi post lo dimostrano – anche sul resto del mondo, e troverai quello che cerchi. Garantito

  2. lavinia ha detto:

    P.S. Non volevo essere presuntuosa o indiscreta, ho scritto un po’ di getto…..:)

  3. Marco ha detto:

    Cara Lavinia,
    no… non sei stata indiscreta, anzi! Solo che non è semplice rispondere a un commento così, sia perché automaticamente uno tende a rispondere con molta autoironia e umiltà, facendo forse intendere il contrario, sia perché…. mi chiedo anche io la stessa cosa! 😀
    Scherzo, ovviamente. Grazie comunque del tuo commento, dei tanti complimenti e della tua lettura!

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