Di nuovo tra voi
Eccomi qui, tra di voi, nuovamente, piano piano (come direbbe il buon Marzullo.
Cosa è cambiato in questo tempo, ormai quasi un mese, dal mio ultimo post? Molte cose…forse talmente tante che non è cambiato niente. Forse ha vinto ancora la visione ciclica della storia, per cui tutto cambia, nullo è nuovo e tutto si trasforma fino a tornare?
Direi di no, anche perché la vita è talmente diversa giorno per giorno che continuiamo a scoprirci originali e diversi anche quando le cose che facciamo sono sempre le stesse.
Così come la vita politica quotidiana è rappresentata da persone ormai diventate inpassibili alla rimozione mnestica dovuta a un’amnesia. Certo, non scomodiamo adesso la questione del bombardamento mediatico a cui “la forma di governo” (come ebbe modo di dirmi uno studente in un esame di idoneità ITAS) continua a infliggerci.
Sicuramente il ricordo per la persona in questione sarà positivo, così come pensa essere positivo lo stesso “portatore nano di democrazione” (cfr. Beppe Grillo) la sua quanto mai puntuale riforma elettorale.
Già, le elezioni… prima però ci sono le primarie… già, le primarie….
Chi votare?
Prodi sarà eletto, c’è poco da fare, ma vorrei, una tantum, dare un voto veramente di sinistra. Bertinotti non lo sopporto molto, ma penso di votarlo ugualmente.
Che poi non sia d’accordo con i pacs, o meglio, non del tutto, che possa (io) odiare la campagna anti-clericale che gran parte della sinistra porta avanti e tanti altri “che possa” poco male. Io sono di sinistra… c’è poco da fare.
Gli impegni poi sono iniziati, poco alla volta ma decisi…
Piccoli ritorni adolescenziali, quando ho ripreso uno strumento in mano, il basso, e di nuovo sul palco della mia affezionata Festa Patronale, ho suonato insieme gran bei pezzi.
Piccoli salti di professione, nell’attesa della conferma di una proposta di lavoro come tutor in un centro studi per psicologia e pedagogia.
Piccoli e grandi conferme, come quello di maestro di informatica…
Insomma, non ci si lamenta e mai si dovrebbe farlo, anche se le cose andassero male.
Reduce quindi da una bella estate, seppure assai breve, e da un settembre altalenante, rieccomi qui, alla linea di partenza, aspettando il colpo di pistola per avviarmi nella corsa di un nuovo anno.
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