Presepe
Nel mio blog c’è posto per il presepe.
Così come ci dovrebbe essere un posto per il presepe in ogni scuola, possibilmente primaria o secondaria di primo grado, privata o statale che sia.
Non è una presa di posizione integralista cattolica. Semmai è un non dimenticare quello che, ormai scherzosamente, vengono chiamate radici. Un pò le nostre origini, se non dei singoli uomini che ora hanno il compito di occupare parte della storia quelle della nostra memoria culturale e sociale del paese Italia.
Paese che troppo pensa di andare avanti (indietreggiando, invero) a forza di slogan e di finta tolleranza.
Che è molto incline a confondere la laicità, secondo cui uno stato non deve essere confessionale consentendo e incentivando ogni singola espressione religiosa, con il laicismo, la deriva atea e anti-religiosa che spinge (causa 11 settembre?) a rinnegare ogni valore religioso, soprattutto cristiano, da ogni aspetto della vita pubblica e, perchè no, personale.
Lo stato laico, in virtù della laicità che lo contraddistingue, dovrebbe favorire la compresenza di simboli e luoghi religiosi, non certo toglierli dalla circolazione.
Lo stato italiano, inoltre, non avrebbe dovuto permettere l’omissione dei riferimenti cristiani nella costituzione europea. Le nostre basi sono, nel bene o nel male, fondate sulla Cristianità. Proviamo ad immaginare, per assurdo, di togliere dalla nostra vita e dai nostri ambienti qualsiasi riferimento alla religione. Cosa rimarrebbe? Monumenti importanti, vero, ma poco più. Lo spirito architettonico e artistico a partire dal rinascimento si è profuso per rappresentare quanto più dgnamente possibile una propria idea del divino nelle forme delle basiliche, dei dipinti, delle sculture e delle musiche. Cosa rimarrebbe di tutto ciò?
Forse, però, tutto questo è troppo per le menti assai …. (ognuno completi la frase) dei nostri politici che ci rappresentano, male, e che fanno (bene) i loro sporchi e corrotti interessi.
Ad ogni modo, benvenuto presepe nel mio blog, così come sia benvenuto ogni persona che professi, nel rispetto reciproco, la propria religione. Mi piacerebbe vedere nei licei italiani una cappella così come una piccola moschea dove poter pregare ed esprimere la propria religiosità, nella liberta.
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