Adesione
Eccomi!
E’ la parola chiave della festa dell’adesione che l’Azione Cattolica della nostra parrocchia celebra nel giorno dell’immacolata concezione, l’8 dicembre.
Festa peraltro andata molto bene, sin dalla messa (condizionata prima di essa dai molti ritardi) dove ha esordito la Liturgia dell’Adesione scritta da me (ma corretta da molti altri), con tanto di chiamata del Presidente e dei vari responsabili e rito delle “consegne”. Contemplazione, Comunione e Missione, dono del Papa nell’ultimo incontro nazionale a Loreto.
Dire eccomi e scegliere di aderire a qualcosa (gruppo, associazione o quant’altro), però, ha richiamato in me una riflessione importarte.
L’assunto recira che “aderire significa non essere etichettati”.
A prima vista sembra una contraddizione in termini. Scegliere di far parte di qualcosa può far assumere alle persone note caratteristiche del gruppo stesso (Boy-Scout, Papa boys, ultras, nerd, etc..).
Ma non è un mistero che si vive in un contesto sociale dove l’eccessiva offerta di contenuti e di informazioni, unite con un radicato, ma non compreso, senso di relativizzazione del mondo, hanno portato a non farci incasellare in griglie già esistenti e preordinate, quanto piuttosto a sfuggire da essi, rivendicando la nostra singola appartenenza al mondo, ognuno seguendo i suoi istinti più o meno basilari.
Allora che significato ha l’adesione, oggi, nel 2004?
Significa, a mio avviso, rompere questo idilliaco e falso incantesimo secondo cui noi bastiamo a noi stessi e poco ci deve interessare degli altri. Rompere inoltre quell’assurdo schematismo costruito sull’estrema alienazione da ogni valore e da ogni sentimento di trascendente (totalmente estraneo dalla nostra sensibilità di uomini).
Signiica, inolre, scegliere, dire la propria idea, non nascondersi e non confondersi, mettere in gioco le proprie sensazioni, i propri carismi, le proprie capacità; significa sapersi relazione con gli altri, saper spendere il proprio tempo con ricavo, trovarsi a condividere la vita con gli amici.
Certo, molto dipende dal gruppo o associazione di riferimento a cui uno voglia aderire. Ma tutto ciò penso sia rintracciabile, fatta salva la diversità di forme, in ognuno di essi.
Ecco perchè dicevo che aderire significa non essere etichettati. Perchè non si sceglie di essere tutti nel melting pot dei cosiddetti “giovani d’oggi”.
Significa fare una scelta diversa, originale e non previdibile che non consente etichette.
Aderire significa essere liberi, una volta tanto, una volta di più.
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