Libertà privatizzata
Oggi son successe due cosette che fanno pensare e tanto. Riflettere insomma sulla situazione italiana, che a raccontare sembra di dire baggianate, di stare sempre a esagerae e a renderci vittime con atteggiamenti altamente masocistici.
Ma tant’è….
La prima è la seguente:
Rimandato dunque a domenica in tarda serata l’appuntamento con Paolo Hendel, ospite annunciato e poi tempestivamente rimosso dallo show Ma il cielo è sempre più blu. La censura mascherata da linea editoriale (“A RaiUno nessuno può fare satira politica” chiarisce il direttore della rete, Fabrizio Del Noce) ha sollevato le reazioni indignate delle opposizioni che chiedono l’intervento della Commissione di vigilanza
Di seguito il secondo spunto di riflessione:
Nelle redazioni Rai sono arrivate le prime disposizioni in vista della cerimonia per la firma della Convenzione dell’Unione Europea, in programma a Roma il prossimo 29 ottobre. Si apprende così, da un documento indirizzato alle segreterie di redazione, che ?la ripresa verrà effettuata con 38 telecamere dalla società incaricata da Palazzo Chigi che fornirà il segnale a tutti secondo le richieste. Non sono ammesse altre televisioni. La società è la Euroscena, che negli ultimi anni è già diventata quasi monopolista negli appalti Rai per le troupes di ripresa. Ora si fa un passo in più: alla Rai vengono sottratti quei compiti che solitamente, in occasione di avvenimenti istituzionali di rilievo internazionale, è il servizio pubblico della nazione ospitante a svolgere anche a beneficio delle altre tv, nazionali ed estere.
Impressionanti notizie che colpiscono sia per la loro coincidenza (la medesima giornata) sia per le pseudo-motivazioni che vengono messe in gioco per giustificare tali mosse.
Se infatti, per il buon Paolo Handel, la motivazione si basa sul divieto di fare satira politica su raiuno (“la satira non può entrare in un programma Rai di prima serata, come se il pubblico da casa non fosse in grado di capirla e vada protetto…” aggiunge il comico), per quanto riguarda la firma della costituzione europea la “scusa” è stata che alla RAI (servizio pubblico) è stato affidato il compito di commentare, attraverso i suoi giornalisti, l’evento storico.
Commentare e non riprendere.
L’immagine, e noi viviamo in una società in cui la scrittura è immagine della scrittura, è palesemente più importante e gnoseologicamente più fondata per la strutturazione della nostra conoscenza.
Inoltre viene minato l’uso pubblico della televisione e delle riprese televisive. Una delle ultime cose pubbliche (ce ne sarebbe da parlare…) che ancora rimangono e che ancora possono essere portatrici di una libertà di espressione sempre più dimenticata e per la quale, per abitudine noia o disinteresse, nessuno vuole combattere al fine di garantirla.
Solidarietà a Paolo Hendel che avrà modo, domenica sera a Parla con me della sempre verde Serena Dandini, di parlare e difendersi e solidarietà alla RAI, soprattutto a chi crede al servizio pubblico. Non al CdA dunque, nè a Cattaneo.
Rimanete pure servi dei servi dei servi.
Io non ci sto
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