Un libro di scuola insulta la sinistra, loda la destra
Non si può mai stare tranquilli, è vero, da quando il nano con la bandana ha assunto il potere in questo stato. Ma non sempre tutto è vero di quello che viene detto (o viene assunto) dalle cosiddette voci incontrollate.
E’ il caso evidente di questa notizia che ormai da tempo circola in internet. Un libro di Storia, precisamente “I nuovi sentieri della Storia. Il Novecento”, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2003, Bellesini Federica, manuale di Storia di IIIa media, capitolo 2, paragrafo 1, pag.34″ riporta una frase assai pesante nella valutazione politica della destra e della sinistra.
Lezione ormai consolidata dell’ermeneutica storica novecentesca è che la comprensione (e/o il giudizio) dei fatti appartiene alle generazioni future, poichè è il tempo a rappresentare il giudice imparziale di politiche sbagliate o giuste.
Ma il buon senso ci consiglia anche di non credere a tutto ciò che si vede e soprattutto (lezione di filosofia fenomenologica e epistemologia storica gadameriana e crociana) a oggettivizzarlo senza pregiudizi contestualizzando qualsiasi situazione (o fatto o fenomeno) in base alla sua peculiare e unica origine.
Chiacchiere, queste, che preludono al link che smaschera il presente fraintendimento e che vi invito a leggere.
In pratica, il testo scritto dà giudizi di valore vero, ma assolutamente non diretti a questa classe politica, riferendosi infatti, attraverso la tecnica del presente storico alla classe dirigente della fine dell’800.
Ma vi prego, leggete pure questo bellissimo articolo di un sempre verde Paolo Attivissimo, pronto a smascherare bufale e fraintendimenti ogni qual volta serva!
Ciao ciao
Chi commenta